L'eredità scomoda. Da Falcone ad Andreotti. Sette anni a Palermo
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Un dialogo serrato tra due magistrati che hanno vissuto a Palermo gli anni del grande scontro con Cosa Nostra. Dal confronto tra Gian Carlo Caselli, che è stato il capo della procura di Palermo, e Antonio Ingroia, suo sostituto, allievo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, emergono retroscena delle grandi inchieste giudiziarie, delle operazioni antimafia più clamorose, dei contrasti interni ed esterni alla magistratura, dei rapporti tra politica e giustizia. Un faccia a faccia che, orchestrato da un giornalista esperto di questioni di giustizia, si popola pagina dopo pagina dei personaggi più rilevanti dei grandi casi giudiziari, da Totò Riina a Tommaso Buscetta, da Bruno Contrada a Giulio Andreotti.
Editore: Feltrinelli
Pagine:
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