Terra di uomini liberi
Nel villaggio di Slobozia, nel profondo delle foresta moldava, si narrano leggende che conferiscono strani poteri al lago chiamato “La fossa dei leoni”. Qui in passato si è svolta una battaglia contro i turchi, e molti giurano di aver visto i morti riemergere dalle acque. Solo Victor crede che il lago lo protegga. Lì infatti, ancora bambino, ha ucciso il padre, alcolizzato e brutale, per liberare la madre e la sorella dalla tirannia domestica. Mentre un altro tiranno, Ceaus¸escu, domina la Romania, Slobozia si trasforma in un luogo di odio e superstizione – una religione arcaica radicata – che fa di Victor, nella sua semplicità quasi animalesca, la prima vittima, e lo porta a macchiarsi di omicidi, alcuni dei quali terribili. Braccato dall’intero villaggio, nascosto dalla famiglia e protetto dal lago che sembra ingoiare i suoi persecutori, si dedica alla sua punizione “spirituale” – ricopiare antichi testi religiosi diffusi clandestinamente. E al cambio del vento politico, dopo la caduta di Ceaus ¸escu, diventerà l’eroe di questo mondo primitivo. In parte romanzo gotico – in cui la foresta e le sue leggi arcaiche si radicano nel cuore degli uomini – legato alla Transilvania e ai Carpazi dove hanno origine miti e leggende sulla licantropia, “Terra di uomini liberi” è soprattutto un avvincente romanzo sociale e politico, con venature di thriller d’autore, su un tema antico come la lotta tra il Bene e il Male.
Editore: Tropea
Pagine: 192